Antonio de Curtis, Totò On life as an Artist

I’m very lonely: not terribly lonely. Because I love being alone. I need to be alone: ​​to contemplate, to think. Sometimes even the people I love bother me: my daughter, my wife. And when it happens, quietly, I get up and go to my room. Yes, it’s difficult to live with me: this is a reproach that my mates have always addressed to me, and that Franca also addressed to me at the beginning. Now Franca has become accustomed to it, she finds this life normal even though she is very young.

 

I understood it, you know? I understood that she would like to go to places, to nightclubs. But I don’t like it, I never have. When I see that false amusement, I can’t help but think that behind each of those people there is a drama: the pianist perhaps has broken shoes, the industrialist has bills that are due, the hostess has her son. sick… I told them: I am a misanthrope, the basis of my life is the house.

 

The house, for me, is a fortress, almost a person. When I enter I always greet you like a person: “Good evening, home.” Today, for example, Franca is in Lugano and I am alone at home. Well: I’m fine with it.

Antonio de Curtis, Totò

 

 

Original version

Sono molto solo: non terribilmente solo. Perché io amo esser solo. Ho bisogno di essere solo: per contemplare, per pensare. A volte mi danno noia perfino le persone che amo: mia figlia, mia moglie. E, quando accade, zitto zitto, mi alzo e vado in camera mia. Sì, è difficile viver con me: questo è un rimprovero che le mie compagne mi hanno sempre rivolto, che all’ inizio mi rivolgeva anche Franca. Ora Franca vi si è assuefatta, trova questa vita normale sebbene sia giovanissima.

La capivo, sa? Capivo che le sarebbe piaciuto andare nei posti, nei night. Ma a me non piace, non è mai piaciuto. Io, quando vedo quel divertimento falso non posso fare a meno di pensare che dietro a ciascuna di quelle persone v’è un dramma: il pianista magari ha le scarpe rotte, l’industriale ha le cambiali che scadono, l’entraineuse ha il figlio ammalato… Gliel’ho detto: sono un misantropo, la base della mia vita è la casa.

La casa, per me, è una fortezza, quasi una persona. Quando vi entro la saluto sempre come una persona: «Buonasera, casa». Oggi, per esempio, Franca è a Lugano e in casa son solo. Be’: ci sto benissimo.

Antonio de Curtis, Totò

 

Share: